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Una nuova speranza per la lotta ai tumori pancreatici arriva dai Laboratori di Terapie Cellulari del Policlinico di Modena diretti dal Prof. Massimo Dominici, Docente di Oncologia presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia (UniMoRe) e Direttore della Struttura Complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Modena, e dalla Dr.ssa Giulia Grisendi, biotecnologa e ricercatrice di UniMoRe. L’equipe modenese ha studiato la combinazione di terapia cellulare-genica e di chemioterapia che ha dato risultati incoraggianti. Lo studio è stato pubblicato sul numero di agosto dell’importante rivista Cell Report Medicine (LINK).

Il progetto ha visto la collaborazione di numerosi studiosi in vari enti tra cui le Dott.sse Elena Veronesi e Tiziana Petrachi del Tecnopolo “Mario Veronesi” di Mirandola che hanno avuto un ruolo fondamentale applicando le più recenti tecnologie di culture 3D andando ad ottimizzare il concetto di tumor avatar nel contesto delle terapie geniche. Si tratta di una tecnologia straordinaria che consente di studiare il tumore e il suo ambiente a scopo terapeutico accelerando ad oggi farraginose tappe del drug-discovery in contesti molto sfidanti quali la fibrosi tumorale, in particolare quella legata al tumore pancreatico.

Lo studio è ancora in una fase preclinica ma apre importanti prospettive per la cura del tumore pancreatico ponendo l’attenzione su inattese sinergie che consentiranno di studiare farmaci sempre più mirati in grado di integrarsi in protocolli di terapia genica per ridurre sia il tumore che il suo stroma. Inoltre, questa strategia di sostituzione stromale con terapie genica e chemioterapia consentirà a breve l’inizio di una sperimentazione nei pazienti, in particolare quelli con malattia localmente avanzata.

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